Recensione: Francesca Vesco, Alghe, edizioni et al

Francesca Vesco, Alghe
edizioni et al, p. 222, euro 13
 
Lei, Anita, non è ricca ma fa un lavoro che le piace, e direi che è già abbastanza; lui, Gabriele, è un po’ più ricco, fa un lavoro che non è plausibile credere possa piacere, e conosce la bella Anita sul treno, dove è stato costretto a dirottarsi dal maltempo che impedisce i voli aerei. I due si conoscono e scatta una scintilla, ma le autrici (Francesca Vesco è uno pseudonimo sotto cui si celano due scrittrici) sono brave a tenerla sopita fin quasi alla fine. Per arrivarci entreremo a fondo nel lavoro di Anita per il quale Gabriele inizia a sentire un certo interesse ‘professionale’. Anita è direttrice di un istituto di ricerca italiano che si occupa di risorse energetiche alternative (alghe) mentre Gabriele lavoro in un fondo di investimento alla perenne ricerca di affari convenienti nei quali i propri clienti possano investire il loro denaro con la speranza di vederlo velocemente moltiplicato. Vista la situazione di crisi energetica in cui vive l’occidente, Gabriele e i suoi dirigenti fiutano l’affare e Gabriele fiuta anche un certo qual interesse di Anita nei suoi confronti, nonostante lui stia per sposarsi con Alessandra. Alla fine vincerà il nuovo amore che sta nascendo o gli interessi economici che gli stanno dietro ne impediranno lo sviluppo? E quale sarà il destino di una ricerca portata avanti con la sola risorsa del genius italico? La soluzione che le autrici forniscono alla seconda domanda lascia in sospeso la prima, ma tant’è.
Lo stato della ricerca scientifica oggi in Italia pare effettivamente alla ricerca di una soluzione.

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