Recensione: Carl Hiaasen, Una donna di troppo, Meridiano Zero

Carl Hiaasen, Una donna di troppo
(tit. Originale Skinny Dip)
Meridiano Zero, pp. 447, euro 18
Traduzione Luca Conti – Luisa Piussi
 E’ difficile immaginare la reazione di una donna buttata dal ponte della nave sulla quale sta festeggiando il secondo anno di matrimonio, soprattutto se a buttarla è proprio il marito.
     Eppure proprio questo è lo sforzo cui questo scorrevolissimo romanzo vi impegna. Usare il termine sforzo è forse improprio, visto che la capacità dell’autore ad intrecciare personaggi e trame è tale da permettere di scorrere le oltre 400 pagine di cui è composto il romanzo in modo godibile, divertente e, perché no, anche intelligente. Le motivazione che spingono il bieco dottor Perrone – questo è il nome del marito – a buttare di sotto la bella e atletica Jean si delineano dopo poco; il nostro è in combutta con un losco boss dell’agricoltura intensiva nella zona delle Everglades, una riserva naturale patrimonio Unesco, che, tramite lui, sta truccando i dati dell’inquinamento da fosforo con cui riesce ad ottenere un’alta produttività dalle sue piantagioni. Se poi il fosforo uccide flora e fauna autoctone riempiendo le paludi di piante infestanti, poco gliene importa: il signor Hammernut, Red per gli amici, è uno pragmatico.
Ma lo stolto dottore non ha tenuto conto del passato da nuotatrice della moglie; dopo otto ore a galla nell’oceano, aggrappata ad una balla di marjuana, la nostra viene tratta in salvo da Mick, bell’uomo di mezza età, misogino ma buono, che vive facendo la guardia all’isola di proprietà di un famoso scrittore messicano. Dall’isola, situata vicino alla costa, i nostri preparano un piano per vendicarsi del marito omicida e fedifrago.
Il romanzo è lo svolgimento di questa vendetta, nella quale vengono coinvolti molti personaggi, tutti ben costruiti. C’è il fratello di Jean, che vive in nuova Zelanda facendo il pastore di pecore e che arriva per organizzare una finta cerimonia di commemorazione alla sorella; c’è la migliore amica di Jenam Rose, che l’aiuterà a portare il supposto uxoricida ad incontrare in una camera buia la supposta moglie morta. Il dottor Perrone, Chaz nel romanzo, tenterà anche di uccidere altre persone, come Tool, lo sgherro che Red ha ingaggiato per difendere Chaz dai ricattatori che dimostrano di sapere molto, troppo, di quella sera sulla nave. La scomparsa di una donna in mare, in circostanze misteriose, coinvolge com’è ovvio la polizia, rappresentata per lo più dal simpaticissimo investigatore Roolvag che, prima di tornarsene al nord, vuole incastrare l’odioso dottor Perrone, di cui ha subito intuito la colpevolezza; ma le prove tardano ad arrivare.
E’ poi c’è tutta la questione ambientale delle Everglades, una riserva naturale che le pressioni di agricoltori e speculatori hanno via via depauperato, riducendo l’area attuale al venti percento di quella originale. Hiaasen, dimostrando le sue capacità di giornalista investigativo, intreccia le tematiche ambientali con le vicende personali dei personaggi conducendo il lettore alla scoperta di cose molto interessanti, come interessanti e rivelatori saranno i dettagli del marito che la bella e imprevidente Jean scoprirà a partire da quel ‘provvidenziale’ tuffo…..

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