Recensione: Roberto Trussardi, Romanzo di una vita straordinaria

Roberto Trussardi
ROMANZO DI UNA VITA STRAORDINARIA
Carlo Di Rudio, l’altro eroe dei due mondi

Edizioni 4Punte | pp. 226 | € 15

Roberto Trussardi riprende lo stile adottato con il suo fortunato esordio La taverna del diavolo e ci racconta la vita di un altro personaggio dimenticato della storia patria: il conte Carlo Di Rudio. Bellunese, nato nel 1832, Carlo Di Rudio percorse la storia nazionale e internazionale incontrando Mazzini e i principali esponenti del movimento nazionalista ottocentesco, animato dello spirito libertario che portò alla nascita dell’Italia. Queste conoscenze non furono dei semplici contatti informali, perché Di Rudio fu coinvolto nei vari tentativi insurrezionali che anticiparono l’unificazione nazionale; chi tentava queste strade estreme era ferocemente perseguitato dalla legge, e Di Rudio ne patì le conseguenze come è dettagliatamente descritto nel romanzo. La sua vita si concluse in America, dove arrivò dopo roccambolesche avventure, partecipando addirittura al massacro di Little Big Horn, del quale fu uno dei pochi superstiti. Scritto con lo stile del diario – Di Rudio racconta in differita la propria esistenza – il libro si caratterizza per la capacità dell’autore di riflettere gli ideali del tempo.
Animato da una ferrea coerenza ideologica oltre che da un incrollabile anticlericalismo, Di Rudio è un eroe di due mondi, quello della libertà e quello della giustizia per tutti: un’intera vita spesa nella speranza che diventassero uno solo.

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