David Lodge, Il prof è sordo, Bompiani.

David Lodge, Il prof è sordo

Bompiani, pp. 443, euro 19.50

Traduzione Rosetta Palazzi – Mary Gislon

Il prof Desmond Bates è in pensione; benché gli piacesse insegnare, ha preferito ritirarsi quando l’acuirsi delle sue difficoltà d’udito gli ha reso impossibile proseguire l’insegnamento con la qualità necessaria. La stessa sordità sarà la causa dei problemi che vivrà nei mesi descritti dal libro, che è in pratica il suo diario.

Ad una festa, cui partecipa grazie alle numerose entrature che la bella moglie Vinifred possiede in città, gli si avvicina una bella ragazza, con la quale si mette a parlare. Piccolo problema, non capisce bene quello che si dicono. Così, quando giorni dopo ALex lo chiama a casa, scopre con sorpresa di averle dato buca ad un appuntamento. Il rimedio è peggiore del danno, perché recandosi a casa sua Desmond dà il via ad una serie di bugie che lo metteranno in serio imbarazzo con la moglie. Si, perché la ragazza è una mezza svitata che sta ricattando un suo collega, a cui, com’è facile intuire, ha concesso ciò che non si dovrebbe concedere a un uomo sposato. Desmond, per non confessare alla moglie di essere attratto dalla giovinezza della ragazza, cui però non soccomberà mai, si vedrà costretto ad affrontare situazioni imbarazzanti ma anche comiche, che Lodge ci serve con acuto equilibrio.

In libro gradevole, tutto sommato, che consiglio a chi voglia iniziare a conoscere uno degli autori più significativi dell’Inghilterra degli ultimi trent’anni – che si può comunque conoscere in modo più semplice leggendo i libri precedenti, come Scambi o E’ crollato il British Museum, deliziosa parodia dell’Ulisse –  o per tutti quelli che conoscano una persona sordastra.

Per iniziare a vedere il mondo con le orecchie dell’altro.

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