Recensione: Antonio Manzini, Fate il vostro gioco

Antonio Manzini
FATE IL VOSTRO GIOCO
Edizioni Sellerio, pp. 389, € 15,00

Il settimo episodio della saga di Rocco Schiavone affronta un tema “sociale”, nel senso che parla della mania del gioco. Il tutto inizia con l’omicidio di un pensionato che lavorava al casinò di Saint Vincent. Chiamato ad investigare, Rocco solleverà la polvere sotto diversi tappeti, tra cui anche la dipendenza da gioco dal giovane Italo, il sottoposto di Rocco innamorato della traditrice Caterina, la ex collega che abbiamo scoperto al termine di Pulvis et Umbra essere incaricata dai servizi di tenere sotto controllo il vice questore romano. Il tema centrale non è né l’omicidio né la ludopatia, entrambi risolti in maniera abbastanza spiccia, ma l’incapacità di Rocco di liberarsi del passato. In questa soap opera libresca il lettore viene affascinato dalla complessità delle motivazioni del poliziotto, perennemente in bilico tra onestà e propensione a violare la legge per scopi a lui noti, che probabilmente i suoi superiori non approverebbero. L’autore è sicuramente abile nel costruire i personaggi e riconosciamo quindi a Manzini il merito di tenerci tutti con il fiato sospeso, come in ogni soap che si rispetti, nell’attesa del prossimo episodio.

 

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