Sally Rooney
PARLARNE TRA AMICI
Edizioni Einaudi, pp. 291, € 20,00
Traduzione Maurizia Balmelli
Frances e Bobbi sono due giovani artiste, di un’arte che si chiama spoken word, che sarebbe dire le poesie davanti ad un pubblico, un po’ come quando vi facevano salire sul tavolo da bambini e recitavate quello che avevate imparato a scuola, ecco, anche se è una cosa un po’ più aggiornata e più emotiva, come Frances tiene a specificare. Le due artiste sono state unite oltre che dall’arte, dall’amore, ora terminato, e quindi non sono più unite in effetti, e anche il loro sodalizio artistico non è finito, e in questo trovano modo di incontrare una coppia sposata, pure loro artisti, Melissa e Nick.
Bobbi, che è la più ribelle delle due, è attratta da Melissa mentre Frances trova irresistibile Nick. Per sapere cosa succedere a questi quattro soggetti, occorrerà che leggiate il libro. Io mi posso limitare ad accennare al fatto che lo stile gradualmente si giustifica, e quello che sembra un approccio apatico alle cose della vita, e alla letteratura – Frances ha un’immagine molto negativa di sé che si riflette in descrizioni e dialoghi poco epici – gradualmente si giustifica e diventa intrigante, perché fa riflettere sulla caoticità dei fenomeni connessi all’amore, la difficoltà di darne una lettura univoca e ‘per sempre’, soprattutto se sei giovane; diciamo che è uno stile apparentemente basic ma che rivela sottotraccia un certo spessore e solidità, grazie alla capacità di costruzione psicologica ed ideologica – Frances mostra idee degne della comune di Parigi – dei quattro protagonisti della vicenda, ciascuno, a modo suo, portatore di valori autentici che si dispongono alla lotta e che, come in ogni lotta, non sono disposti a cedere spazio ai rivali; ma sono passati i tempi della rivoluzione, occorre essere più psicologici, più sottili e comprensivi: occorre parlarne con amici, nemici ed amanti.