Recensione: Gaetano Cappelli, Baci a colazione, Marsilio

Gaetano Cappelli, Baci a colazione
Marsilio, pp. 137, euro 16
C’è del talento, c’è sicuramente il piacere dello scrivere; solo così è possibile spiegare come si possano percorrere le 137 pagine di questo romanzo, in sé privo di contenuti, senza esserne infastiditi. La storia è delle più trite, i personaggi incarnano alla perfezione il genio cattivo della razza italica ma il tutto è servito con tanta attenzione e cura da meritarsi se non la lode una divertita approvazione, partendo dal presupposto che questo è un libro scritto senza altri fine se non lo svago.
          Già l’ambientazione risveglia l’attenzione del libraio e di chi con i libri lavora. Una casa editrice di media classifica sta stentando; Serena Draghi, autrice dei best seller che l’avevano per un attimo innalzata alle glorie della cronaca, non scrive più niente da cinque anni. Lo scrittore Stefano Refoschi, anch’egli da anni silenziato scrittore della suddetta casa editrice, sta cercando il mezzo per ripartire. L’editore, il losco Fedele Solmi, suppone che Serena per ricominciare a scrivere abbia bisogno di una spintarella emoriva. E chi, se non il Refoschi, suo primo amore mai corrisposto, potrebbe risvegliare la sua sopita passione per la scrittura?. Così, dietro promessa di malvagia mercede, il Refoschi si dirige alla Spa New Age dove Serena trascorre il suo tempo in ozio, meditazione, e corsi di scrittura creativa, attorniata da quella folla di gente speranzosa che riempie queste località. Il Solmi invia sulla scia di Refoschi, per sorvegliare che tutto si svolga secondo previsioni, il fido Vito, timido ma scrupoloso impiegato lucano della casa editrice. Sul luogo accorrono anche Nicole Violante Telodon, primo amore del Refoschi, Eddi Perrone, aitante editore rivale, e Isa, la moglie di Solmi che concupisce il giovane e sprovveduto Vito.
          Con tutti questi personaggi a disposizione, non è difficile giungere ad una conclusione che lasci tutti più o meno soddisfatti, o insoddisfatti a seconda di come si valuti il bicchiere, figuranti della storia, protagonisti; e lettori.

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