Recensione: Gilles Lipovetsky, La fiera dell’autenticità

Gilles Lipovetsky
LA FIERA DELL’AUTENTICITÀ

Edizioni Marsilio | pp. 385 | € 20
Traduzione di Francesco Peri

Iniziamo la breve scheda del corposo libro di Gilles Lipovetsky segnalando il cambiamento epocale che la parola autentico ha subito nei tempi recenti. Una volta era autentico chi restava fedele a un principio, che ricercava nell’isolamento e con la riflessione privata il proprio vero sé e a esso si atteneva. Oggi è tutto diverso: è autentico che lascia libero sfogo al sentimento del momento, chi esprime la naturale contraddittorietà dell’essere umano in atti e parole, senza preoccuparsi dell’opinione altrui.

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Recensione: Steve Sem-Sandberg, I prescelti

Steve Sem-Sandberg
I PRESCELTI
Edizioni Marsilio, pp. 572, € 14
Traduzione di Alessandra Albertari

Alla Am Spiegelgrund clinic di Vienna, fra il 1940 e il 1945, furono uccisi quasi 800 bambini affetti da disturbi psichici e/o fisici tali da renderli inadatti al programma eugenetico dei nazisti. Tutti abbiamo letto libri che raccontano nel dettaglio gli orrori della shoà; se i 6 milioni di morti sono il maggiore crimine contro l’umanità che sia mai stato perpetrato, l’atteggiamento che il personale medico e paramedico coinvolto nella ‘piccola’ vicenda viennese mostra nei confronti delle cavie da esperimento che hanno avuto la sfortuna di finire sotto le loro grinfie illustra come tutti i crimini di guerra di quel periodo siano stati determinati in larghissima parte da un’ideologia condivisa.

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Recensione: Guia Soncini, L’era della suscettibilità

Guia Soncini
L’ERA DELLA SUSCETTIBILITÀ
Edizioni Marsilio, pp. 190, € 17

L’era della suscettibilità è un libro dedicato con affetto a tutte le persone non suscettibili del mondo che, fortunatamente, sono ancora una solida maggioranza, credo. Il problema della nostra epoca è che le persone suscettibili hanno trovato il modo di esprimere il proprio sentimento, il proprio stato d’animo; una volta, se uno era suscettibile, o era l’imperatore e allora tutti stavano attenti, oppure se la metteva in saccoccia. La pubblica espressione della propria suscettibilità non era ben vista; oggi è invece diventata di moda, è un diritto da rivendicare, sacro quasi. E di questa espressione tutto il mondo, compreso i non suscettibili, deve farsi carico, pena cause miliardarie, perdita di clienti, di audience e visibilità.

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