Recensione: Antonio Manzini, Ah l’amore l’amore

Antonio Manzini
AH L’AMORE L’AMORE
Edizioni Sellerio, pp. 335, € 15

Colpito a tradimento nell’ultima scena del precedente Rien ne va plus, Rocco Schiavone si sveglia all’ospedale; ma nello stesso ospedale, è appena morto un facoltoso industriale, Roberto Sirchia. La morte è dovuta, apparentemente, a un errore dell’equipe medica che si è occupata del caso. L’avverbio può fare intuire lo svolgimento del romanzo, che vede dall’interno dell’ospedale il convalescente Rocco muovere tutte le sue pedine per scoprire il mistero celato dietro questa morte. E mentre fa tutto questo, vediamo all’azione il sentimento del titolo, che muove come altrettante pedine tutti i sottoposti di Rocco, oltre allo stesso commissario. Come sempre di piacevole lettura, questo nuovo capitolo cambia poco delle dinamiche passate tra i vari personaggi, e si può definire come un momento di pace dopo le dure lotte.
Amore, appunto.

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