In ricordo di Ali Mitgutsch

Ali Mitgutsch, padre degli albi illustrati caratterizzati da una immensa quantità di dettagli, di movimento e colore, è morto l’11 gennaio. Con questa moltitudine di personaggi e animali Mitgutsch ha creato un nuovo genere, i Wimmelbücher, parola tedesca entrata ormai nel linguaggio della letteratura per l’infanzia anche in Italia, che sta proprio per “moltitudine in movimento”.
Nei suoi libri di grande formato e cartonati già i più piccoli possono osservare la vita: In città, Al mare o In fattoria. Per creare le sue tavole Mitgutsch si spostava nei vari luoghi, faceva schizzi dal vivo, osservava e fissava sul suo blocco gli oggetti, i veicoli e soprattutto le persone e le loro relazioni. Ne La fattoria tutto è in fermento: la veterinaria ausculta la mucca, i cagnolini si rincorrono e le bimbe saltano il ponticello. Ne In città arriva l’ambulanza a sirene spiegate, un gruppo di passanti discute, c’è chi fa la spesa e chi legge il giornale, un bimbo fa la pipì dietro l’albero e in risposta una bimba sputa dallo scivolo. I lettori e le lettrici scoprono sempre nuove situazioni e dettagli. Le immagini di Mitgutsch sono così vive e ricche di particolari che raccontano tutto senza l’uso delle parole: oggi fanno parte della sempre più folta categoria dei silent book. Il primo Wimmelbuch è uscito nel 1968, In città (Rundherum in meiner Stadt), in quell’epoca una vera rivoluzione sul mercato editoriale, che vinse nel 1969 il Deutsche Jugendliteraturpreis, premio tedesco del migliore libro per bambini.
Nelle interviste l’autore, grafico di professione, racconta la fatica di trovare le giuste prospettive, dimensioni e figure. Per la prospettiva attinge ai suoi ricordi di bimbo, quando girava sulla Ruota Gigante alla fiera di Monaco di Baviera, sua città natale, dove ha vissuto tutta la vita. Quella prospettiva affascinava già il piccolo Alfons Mitgutsch al punto che lo sguardo dall’altezza della Ruota Gigante diventò il suo marchio personale. Un’altra particolarità è la dimensione delle figure, che hanno tutte la stessa grandezza, Ali la chiama Demokratische Perspektive. La prospettiva democratica è colma di una quotidianità a volte idealistica al limite del naïf, critica che è stata fatta ai suoi libri, ma Mitgutsch diceva che nella sua fantasia non c’è spazio per inquinamento ambientale o povertà. Questo forse perché da bambino ha vissuto la miseria del dopoguerra, in una famiglia al limite della sopravvivenza. Le sue illustrazioni sono invece ricche di vita, probabilmente come il piccolo Alfons, che tornava arruffato e sporco dai giochi fra le rovine delle strade della sua città del dopoguerra, quando la madre gli diceva: «sembri Ali Baba dei 40 ladroni». Così anche il suo nome da artista, Ali, si fonda nel mondo delle fiabe.
All’inizio, pedagogisti e psicologi ritenevano le sue animate figure troppo stimolanti per i bambini e le bambine, temevano che li potessero innervosire. Poi un’altra critica: alcuni personaggi erano nudi, una novità in un albo illustrato, e ancora oggi i personaggi nudi vengono vestiti dagli editori di Stati Uniti e Asia. Ma giovani lettori e lettrici hanno amato subito i grandi albi cartonati e non hanno mai più smesso di guardarli e di cercare tutti i dettagli disegnati con tanta passione. Mitgutsch è stato un apripista per il mondo editoriale, oggi il suo stile è un vero genere della letteratura per l’infanzia. Tanti autori e autrici hanno sviluppato ed elaborato questo tipo di libri e lo hanno arricchito con nuove grafiche e nuovi temi. Mitgutsch, in un’altra intervista diceva: «i miei Wimmelbücher sono fatti per condurre i bambini nei giardini dell’immaginazione, in modo che possano andare avanti da soli».
Noi diciamo grazie, i tuoi libri hanno regalato divertimento, curiosità e partecipazione ai bambini e alle bambine in tutto il mondo e lo faranno sicuramente ancora per tanti, tantissimi anni.

Ursula Grüner
Torre Boldone, 13/01/2022

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