Recensione: Rachel Kushner, I lanciafiamme, Ponte alle Grazie

Rachel Kushner, I lanciafiamme
Ponte alle Grazie, pp. 548, euro 18.60
Traduzione Stefano Valenti

Bisogna diffidare di tutto, c’è poco da fare. Repubblica, citata sulla copertina di questo libro, lo definisce “il grande romanzo sugli anni Settanta in Italia”; dopo averlo letto mi domando di che libro parlino i redattori, visto che la vicenda racconta sì gli anni ’70 ma in maniera tutto sommato imprecisa, perché scopo della scrittrice – americana – non è certo effettuare una ricostruzione storica romanzata degli anni delle BR, ma descrivere il processo di formazione della protagonista, la bella Reno. Disponetevi quindi per la lettura di un romanzo di formazione, non sicuramente di una vicenda storica.
Si inizia a New York, dove la bella protagonista arriva dal Nevada. New York è la porta per entrare nel dorato mondo dell’arte, e la timida e impacciata Reno gli gira intorno non sapendo bene cosa fare, finché non incontra Sandro Valera. Sandro Valera, secondogenito di una famiglia di industriali italiani, egli pure artista, vive nella metropoli americana per potere ignorare le vicende nelle quali sono coinvolti i potenti familiari italiani attivi nel settore della gomma e delle moto; ovviamente, per caso, la bella Reno coinvolgerà Sandro in un ritorno a casa ove, in maniera poco plausibile, la stessa si vedrà immischiata in un fatto di sangue nel quale sono coinvolte le BR.
La scrittura piacevole, anche se in più punti forzata, permette di leggere le vicende attraverso le quali Reno esce dall’ingenuità della campagnola mantenendo desto l’interesse. Le traversie dell’Italia di quegli anni sono appena accennate. La parte storica, nella quale la Kusnher descrive la nascita della potenza dei Valera e che spiega il titolo, sarebbe in effetti potuta risultare quella veramente trainante, ma l’autrice vi ha dedicato poco spazio rinunciando a svilupparne le tematiche, più attratta dalla personalità della protagonista. In conclusione, un romanzo di formazione che parla dell’arte e della velocità, i due modi disponibili per affrontare i problemi della vita.

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