Recensione: Winshluss, In God We Trust

Winshluss
IN GOD WE TRUST
Edizioni Comicon, pp. 103, € 22,00
Traduzione Claudio Curcio

Non vi fate spaventare dal prezzo esagerato rispetto alle pagine; si tratta di un albo a fumetti, a colori, e quindi è normale che costi uno sproposito rispetto ai soliti romanzetti che infestano le librerie. Appartiene alla collana de I fondamentali, ed è effettivamente imperdibile. In God We Trust racconta nientepopodimeno che la storia narrata nella bibbia; e lo fa con una modalità che potremmo definire più attenta alle inevitabili contraddizioni tra mito e realtà esperibile che non al messaggio spirituale del Libro.
Vincent Paronnaud, in arte Winshluss, sfrutta questa dicotomia e ci presenta una storia sacra estremamente controcorrente. I vari episodi della bibbia sono ridotti, nel senso chimico del termine, ad una serie di effetti fisici provocati da cause materiali provocate a loro volta, dai sentimenti umani dei protagonisti: Dio, Satana, l’arcangelo Gabriele, Gesù Giuseppe e Maria; insomma, i soliti noti. Il disegno di Winshluss è perfetto per la bisogna. Colorato ed irriverente, pone volutamente in evidenza la contraddizione di cui sopra. La chiusura con la storia di Adamo e Dave, ove si coniuga l’omofobia e l’avversione alle donne propri di alcuni settori della chiesa più conservatrice, basta da sola ad illustrare gli intenti dell’autore.
In God We Trust, più che una filosofia una prassi.

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