Recensione: Kader Abdolah, Un pappagallo volò sull’Ijssel, Iperborea

Kader Abdolah, Un pappagallo volò sull’Ijssel

Iperborea, pp. 523, euro 19.50

Traduzione Elisabetta Svaluto Moreolo

Cosa significa vivere da immigrati. Ecco, in poche parole, come può essere riassunto l’ultimo lavoro di Kader Abdolah, autore dell’indimenticabile Scrittura Cuneiforme. Non c’è un vero protagonista in questo nuovo romanzo; se in Scrittura Cuneiforme il narratore ricorda la sua vita in Persia, qui la Persia è solo il luogo di partenza, il paese, la zona geografica, da cui Memed scappa con la figlia piccola per approdare a luoghi più umani, dove è possibile vivere senza l’ombra della morte perennemente sospesa sul capo. Dal suo arrivo all’aereoporto senza documenti si dipana tutta la storia, in cui Memed diventa un personaggio di una vicenda corale, perché l’immigrazione è un fatto corale.

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