Recensione: Giorgio Caponetti, Il grande Gualino

Giorgio Caponetti
IL GRANDE GUALINO
Edizioni Utet, pp. 422, € 17,00

Dopo Il grande Gatsby e Il grande Lebowsky, due personaggi inventati che rappresentano un’epoca, ecco comparire un personaggio reale, Riccardo Gualino che, come recita il sottotitolo, è un uomo del novecento, ovvero è una persona che incarna gli ideali di un secolo, e di una prospettiva sulle cose, ormai passata e, probabilmente, sconfitta, una sconfitta che è la sconfitta nella speranza in un futuro migliore,

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Recensione: Giorgio Caponetti, Venivano da lontano

Giorgio Caponetti
VENIVANO DA LONTANO
Edizioni Marcos Y Marcos, pp. 298, € 12,00

Eccoci al secondo episodio delle indagine casuali di Alvise Pavari Dal Canal, il simpatico professore di ippologia che da Venezia questa volta si sposta a Tuscania per aiutare un collega etruscologo che gli ha chiesto aiuto. Quando arriva in loco però, dopo un salutare pranzo in una delle famose osterie dell’Etruria, andando al sito dove l’amico sta lavorando, lo trova morto.

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Recensione: Giorgio Caponetti, Quando l’automobile uccise la cavalleria

Giorgio Caponetti
QUANDO L’AUTOMOBILE UCCISE LA CAVALLERIA
Edizioni Marcos Y Marcos, pp. 486, € 18,00

L’uccisione della cavalleria fu in primis un fatto economico. A fine ‘800 quasi tutti gli spostamenti si effettuavano tramite trazione animale; ma il progresso avanzava, e l’invenzione dell’automobile in una decina d’anni si fece sentire. Una parte, prima piccola ma in prospettiva già molto grande, delle risorse finanziarie prese la direzione dell’industria automobilistica.

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Recensione: Giorgio Caponetti, Due belle sfere di vetro ambrato

Giorgio Caponetti
DUE BELLE SFERE DI VETRO AMBRATO
Edizioni Marcos Y Marcos, pp. 252, € 12,00

La leggenda narra che Bartolomeo Colleoni fosse affetto da poliorchidismo. Significativo a tale riguardo  l’emblema della casata, le famose tre palle. Partendo da questo dettaglio biografico, Giorgio Caponetti costruisce una divertente vicenda che vede coinvolti, oltre al condottiero, un ricco commerciante della repubblica veneziana, il figlio bastardo di Colleoni ed il cavallo su cui il condottiero è immortalato nella statua di Venezia.

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