Recensione: Sara Garagnani, Mor

Sara Garagnani
MOR. Storia per le mie madri
Edizioni ADD, pp. 356, € 25

Inger, Annette e Sara: tre generazioni che dalla Svezia all’Italia ci raccontano le difficoltà della vita in famiglia; e quando dico difficoltà non intendo essere rimandati a settembre o non avere i soldi per le vacanze. Quelle che ci racconta Sara Garagnani sono le asperità esistenziali che devono affrontare le persone che hanno avuto genitori anaffettivi, violenti o bipolari, e magari anche tutte queste cose insieme. A raccontare la vicenda è Sara che, nata in un’epoca un po’ più sensibile ai problemi psicologici, cerca di tirarsene fuori ripercorrendo una vicenda che dalla Svezia degli anni ‘60 arriva all’Italia d’oggi. Il libro è a fumetti e questo permette un’incisività tutta sua all’autrice; partendo da una singolarità assoluta – i problemi di ogni famiglia sono i problemi di quella famiglia – riesce a costruire una storia che, sia visivamente sia letterariamente, mette il lettore di fronte a una realtà difficile da risolvere, ma che – proprio attraverso la volontà di risolverla – permetterà a Sara, l’ultimogenita, di trovere delle risposte ai comportamenti della madre e della nonna. Più che un romanzo lo definirei un percorso di autoanalisi che si accontenta di dare un senso al tempo trascorso e ai problemi che si sono man mano rivelati. Un risultato assolutamente singolare, il frutto di una famiglia.
Una storia per tutte le madri.

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