Recensione: Guia Soncini, L’era della suscettibilità

Guia Soncini
L’ERA DELLA SUSCETTIBILITÀ
Edizioni Marsilio, pp. 190, € 17

L’era della suscettibilità è un libro dedicato con affetto a tutte le persone non suscettibili del mondo che, fortunatamente, sono ancora una solida maggioranza, credo. Il problema della nostra epoca è che le persone suscettibili hanno trovato il modo di esprimere il proprio sentimento, il proprio stato d’animo; una volta, se uno era suscettibile, o era l’imperatore e allora tutti stavano attenti, oppure se la metteva in saccoccia. La pubblica espressione della propria suscettibilità non era ben vista; oggi è invece diventata di moda, è un diritto da rivendicare, sacro quasi. E di questa espressione tutto il mondo, compreso i non suscettibili, deve farsi carico, pena cause miliardarie, perdita di clienti, di audience e visibilità. Tutte conseguenze che ogni persona senziente ha imparato a rifuggire come la peste. Ma, per fuggirle, occorre sia evitare il confronto sia darla vinta, ai suscettibili, se per sventura scappa detto qualcosa che possa essere malinterpretato. E questo ha per conseguenza una trasformazione radicale nei meccanismi di formazione della pubblica opinione.
Credo sia legittimo che ognuno abbia un’opinione sulle cose del mondo, a patto che tale opinione abbia un fondamento non puramente umorale ma in qualche modo ancorato a dati di realtà. Tale fondamento – la realtà è un’entità condivisa – consente il confronto democratico e il progredire della società; ma, ed è questa la situazione odierna, le persone suscettibili non amano il confronto; le persone suscettibili hanno le loro convinzioni e qualunque espressione che le metta in ridicolo o solo adombri la possibilità che siano delle perfette idiozie viene presa come un’offesa personale, non come una possibilità con cui confrontarsi e, caso mai, smentire. L’autrice del libro offre una miriade di esempi, presi direttamente dall’internet, che illustrano questa situazione. Offre anche, a chi voglia approfondire, le opinioni di personaggi più famosi, come Barak Obama e Chimamanda Ngozi Adichie, sulle conseguenze che questo decadimento della capacità di confrontarsi con punti di vista alternativi ha, e avrà, sulla vita in comune.
Io, non avendo alcun accesso diretto all’internet, inteso come luogo di discussione, ho trovato il libro sia godibile sia spaventoso. Godibile perché leggere di tante manifestazioni di irrazionalità liberamente espresse alla luce del giorno, raccontate con uno stile colto e assolutamente trascinante, non può non provocare ilarità in chi le legge per quelle che sono; un’ilarità possibile, sia chiaro, solo per chi non deve averci a che fare ogni giorno. E spaventoso. Spaventoso perché, se è questo il livello di discussione e recriminazione oggi riconosciuto legittimo, ci sono poche possibilità per l’umanità di affrontare e risolvere i problemi che le si presenteranno in un futuro neanche troppo lontano. Le persone suscettibili non possono relazionarsi con altre persone, restano all’interno del proprio recinto, un recinto che si rimpicciolisce in diretta proporzione al calare delle prospettive della politica. Il suscettibile non è incline alla politica, che prevede una mediazione; no, per lui una cosa o è vera o è falsa, o si vince o si perde, o si vive o si muore. L’unica soluzione è quindi essere vivi all’interno del suo recinto, che però è estremamente piccolo.
L’era della suscettibilità, un’epoca di nani che non concepiscono nemmeno la possibile esistenza di giganti.

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