Recensione: Ben Lerner, Topeka School

Ben Lerner
TOPEKA SCHOOL
Edizioni Sellerio, pp. 372, € 16
Traduzione di Martina Testa

Sarebbe facile scrivere la fascetta per questo libro: «il contrario della verità è la menzogna, ma il contrario di una verità profonda è, forse, un’altra verità profonda». Questa frase è pronunciata dal professor Klaus, un personaggio minore di questo grandioso romanzo corale. In essa, sia detto per inciso, è riassunta al meglio tutta la filosofia da Hegel in poi. Dopo più di due millenni di storia, la filosofia è sintetizzabile in due frasette. Il professor Klaus può vantare del resto una certa acutezza di pensiero, che gli deriva dall’esperienza, l’unica vera forma di acutezza del pensiero, essendo riuscito a sopravvivere agli stermini nazisti. Ma è un personaggio minore, dicevo. La sua figura si inserisce nel composito collage con cui Ben Lerner descrive la vita di Topeka, la capitale del Kansas. I protagonisti di questa vita sono i tre membri di una famiglia, Jonathan, padre, Jane, madre, e Adam, figlio. I genitori vivono a Topeka dalla fine degli anni ‘80, quando arrivano in questa piccola cittadina per un periodo di preparazione al salto verso la Grande Mela. Ma la vita della scuola in cui si mettono a lavorare, le relazioni che intessono con i professori loro colleghi e poi l’arrivo del figlio, sono tutte cose che li legano, e così non se ne vanno più. New York scompare dalla visuale e le loro vite si dipanano in una quotidianità prevedibile ma soggettivamente ricca.
Non è possibile raccontare in forma lineare la trama, anche perché non c’è una linearità da seguire. Gli episodi salienti i nostri li raccontano in prima persona, fornendo ciascuno una sua verità, che si integra con quelle successive, fornendo, forse, una visione più vera della verità. Non è però, si badi bene, un inno al relativismo. C’è un’integrazione tra ogni dettaglio veridico che viene mano a mano aggiunto; solo con l’integrazione c’è una connessione tra il disagio del povero Darren, un ragazzo con seri problemi cognitivi ed emotivi, orfano di padre violento, e il movimento religioso del vescovo Fred Phelps. Tutto alla fine acquista un significato alla scuola di Topeka, ma non è un significato immutabile, è un significato che prepara al futuro, perché ogni verità profonda apre le porte ad un’altra verità profonda.

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