Venerdì 27 marzo: Oltre i muri

[ANNULLATO PER DPCM DEL 4/3/20]
venerdì 27 marzo – ore 20.45

presso Spazio Terzo Mondo

presentazione del libro

Oltre i muri

Storie di comunità divise
(Milieu, 2019)
con l’autore Christian Elia

Pubblicato in occasione del trentennale dalla caduta del muro di Berlino (novembre 1989-2019), Oltre i muri raccoglie anni di reportage in giro per il mondo di Christian Elia, giornalista di frontiera che in questi anni ha raccontato in presa diretta le storie al di là e al di qua dei confini, con un occhio privilegiato per l’Europa dell’est e il Medio Oriente. Una prima traccia di questo lavoro è uscita dieci anni fa in versione ridotta, ma mai come oggi, il filo rosso che univa quei muri, all’ombra della retorica vuota che celebra a livello istituzionale i fatti del 1989, è vibrante e vivo.
Per questo è necessario tornare a parlare di quei muri, capendo come si sono evolute quelle situazioni, e tornare a camminare per raccontare i nuovi muri, quelli che fino a pochi anni fa sembravano impossibili e che sono tornati nel cuore della stessa Europa che oggi celebrerà stancamente dei principi che raccontava come fondanti della sua identità. Nella prima parte vengono raccontati i muri più famosi: Cipro, Belfast, Israele e Palestina, Sahara Occidentale, Ceuta e Melina, Iraq. Per ciascuno di questi vengono rivisti reportage con le storie di coloro che vanno oltre i muri, costruendo ponti e relazioni per non chiudere fuori nessuno e non restare chiusi dentro. Nella seconda parte si raccontano tre storie recenti e inedite, reportage sulle aree più calde delle rotte migratorie: Serbia-Ungheria. Bulgaria-Turchia, Grecia-Turchia.

È possibile cenare dalle 19, prenotazioni allo 035 290250

Per il ciclo di incontri “Confini e sconfinamenti” organizzato da: Acli provinciali di Bergamo, Comunità di San Fermo, Ass. Gruppo Liberamente, Gruppo Aeper, Fondazione don Primo Bonassi, Parrocchie di Mapello-Ambivere-Vatrighe, Associazione “La tenda di Amal”.

I confini possono essere subiti quando pensati come recinti, barriere, muri invalicabili. Quando immaginati a tutela di identità. Perché, in questo caso, gli sconfinamenti generano primariamente paura, avversità, necessità di individuare un nemico dal quale difendersi. Ma i confini possono anche essere occasione per sconfinare, per incontrare altro e altri, per avvicinarsi a sguardi inediti sulla realtà, per generare vita nuova.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *