Recensione: Peter Kuper, Rovine

Peter Kuper
ROVINE
Edizioni Tenuè, pp. 328, € 15,00
traduzione Vanni Santoni

Uscito nel 2017 alla bella cifra di 35 euro, torna il libreria ad un prezzo più abbordabile il vincitore del prestigioso Eisner Award del 2016. Il libro racconta con un disegno molto espressivo la vicenda personale di Samantha e George, una coppia in crisi, che lascia l’America per un anno sabbatico in Messico, ad Oaxaca. E la permanenza in questa città è il pretesto per raccontare, con disegni veramente evocativi, la storia della rivolta della città contro le malversazioni del governatore Ulises Ruiz Ortiz e la morte dell’attivista/giornalista/fotoreporter Bradley Roland Will. A tutto questo, e non è poco, l’autore intreccia le vicende della farfalla monarca, una farfalla peculiare del continente americano, che compie un viaggio migratorio che la porta ogni anno dal Canada ad una valle del Messico.
Ogni capitolo, ove evolve la storia tra i due protagonisti ed il loro lento introdursi nella realtà sociale di Oaxaca in quel particolare periodo storico, è intervallato da una serie di tavole in cui la farfalla in questione incontra varie difficoltà prima di giungere alla sua sospirata valle. Il viaggio riproduttivo e silenzioso della farfalla si intreccia al bisogno di maternità di Samantha, all’indecisione di George e alle rovine peculiari del Messico: raggiungere la valle e riposare, per poter ripartire portando con sé il destino della specie.

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