Recensione: Luciano Gallini, Il secondo ritorno

Giuliano Gallini
IL SECONDO RITORNO
Edizioni Nutrimenti, pp. 171, € 16,00

Dopo il buon esordio de Il confine di Giulia, Giuliano Gallini torna a portare un po’ di qualità sulla scena letteraria italiana. Questa volta lo fa mettendo in scena una giornata della vita di Joseph Conrad, l’autore di Cuore di Tenebra. Il metodo dunque ripropone la storia della letteratura e dei suoi protagonisti come chiave di significato attorno a cui articolare le vicende narrate; se nel primo la vita, immaginata, di Ignazio Silone era presa a pretesto, qui la vita di Conrad e di sua moglie Jessie è in modo simile assunta a modello per una ricerca di significato, che si prolunga fino ad oggi, con la vicenda parallela di Agnese e Leo, coppia di ex giovani, delusa lei e rampante lui. La carriera artistica di Agnese s’è un po’ arenata e da alcuni mesi sta cercando di sbloccarla lavorando su un lavoro poco noto di Conrad, il ritorno. Il contenuto di questo romanzo è in parte simile a quello che sta vivendo Agnese; una somiglianza solo parziale, si badi bene, perché le due vicende si svolgono in periodi storici bene diversi e quindi differenti sono le richieste di una donna e di un uomo verso il rapporto di coppia. Con la graduale aggiunta di elementi Gallini riesce a costruire una storia ad alto potenziale drammatico, che lascia i due artisti, Conrad/Agnese di fronte alla sola risposta che il loro tempo poteva fornire: l’incertezza per Conrad contrapposta a qualcosa di ben peggiore per Agnese, a riprova del fatto che l’artista ora è meno libero, e che se sceglie la libertà rischia di pagarla cara.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *