Recensione: D. Campagna e G. Fiori, Salvini/Di Maio una biograpich novel

Dario Campagna e Giuseppe Angelo Fiori
Salvini/Di Maio una BioGrapich Novel
Edizioni Becco giallo, pp. 113+103, € 16,00

Il predominio del momento presente è la cifra che meglio definisce la politica attuale. Tutti i partiti sembra non abbiano più né un passato né una visione del futuro. Può essere allora utile dare un’occhiata alla strada percorsa da Salvini e da Di Maio per giungere dove sono giunti attraverso questa graphic novel.
Salvini inizia la sua carriera al Leoncavallo; da lì passa a Radio Padania per poi giungere ai seggi europei. Da qui guiderà la vecchia lega regionale alla nuova forma nazionale, eliminando il fondatore al momento opportuno e senza clamore. Giggino invece passa dalla guida degli studenti liceali di Pomigliano che vogliono una sede più degna di questo nome alla camera dei deputati attraverso un breve periodo nel movimento 5s come attivista.
Nella ricostruzione che gli autori fanno si possono cogliere delle ironie – sia grafiche sia testuali – per via di atteggiamenti e prese di posizione discutibili dal punto di vista della democrazia teoricamente intesa, ma nulla di veramente rilevante che possa servire a costruire una campagna contro i due leader. Ed è forse proprio per questo che i nostri due stanno vincendo: perché non hanno niente di cui vergognarsi, almeno, non hanno niente che possa essere sbandierato davanti alla maggioranza degli elettori come motivo di vergogna.
Certo, per gli elettori del PD e della sinistra classica che un politico faccia gretti discorsi mercantili, riducendo tutto al rapporto costi/benefici, è una cosa che non può essere; come pure che uno dica un giorno una cosa, il giorno dopo l’opposto e non se ne faccia condizionare: coerenza compagni! Ma come dicevo all’inizio la politica attuale è tutta calata nel presente. Non si deve essere conseguenziali rispetto al passato e non è necessario avere una chiara visione di quello che deve succedere, basta che tutto continui a funzionare, anche in maniera irragionevole, illogica ed inumana, ma che funzioni. Questa si che è leggerezza, una leggerezza rispecchiata nel formato del libro, due biografie a fumetti che non hanno né il peso né la pretesa di diventare qualcosa di più che un segno nella trama della storia del nostro paese; ma forse, proprio per questa mancanza di supponenza – che ha caratterizzato gran parte della politica precedente – trasformeranno in maniera radicale il paese: nel bene e nel male.

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