Recensione: Chester Brown, Maria pianse sui piedi di Gesù

Chester Brown
MARIA PIANSE SUI PIEDI DI GESÙ
Edizioni Bao, pp. 266, € 22,00
Traduzione Michele Foschini e Leonardo Favia

Un libro molto colto, molto originale e, a modo suo, femminista. Brown ricostruisce la storia di alcune donne importanti della bibbia, e non solo, per dimostrare due tesi. In primo luogo, che la madre di Gesù era in origine una prostituta; in secondo luogo, e ben più rilevante, che solo chi contraddice i comandamenti del signore può esserne il beniamino. Queste due tesi molto controcorrente, molto esoteriche, si basano su testi della cultura ebraica, millenariamente dedita alla spiegazione dell’incomprensibile agire di Jahvé. Un’ulteriore originalità la dobbiamo al fatto che il libro è, per la più parte, un fumetto. I singoli episodi sono narrati, appunto a fumetti e al termine dei fumetti Brown si dilunga in una spiegazione che si riferisce in maniera puntuale a studi biblici. Ma la spiegazione non diventa mai dottrinale, noiosa. L’autore si sforza per quanto è possibile di mantenere il discorso comprensibile, spiegando i travisamenti che possono derivare dall’oscurità voluta degli scritti e dalla traduzione talvolta pilotata. Il successo di questa operazione è garantito dall’atteggiamento pienamente ebraico che lascia ai soggetti umani una completa libertà d’azione rispetto ai supposti intenti divini.
Un libro per capire perché Maria pianse, non chi fosse effettivamente Gesù.

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