Recensione: Giovanni Cocco La promessa, Nutrimenti

Giovanni Cocco La promessa
Nutrimenti, pp. 199, euro 16

Il secondo episodio della quadrilogia promessa dall’autore ne dimostra l’estrema capacità di scrittura pur cambiando radicalmente i toni. Se nel precedente La caduta Cocco adottava uno stile postmoderno, estremamente innovativo e ricco di ridondanze, in questo La promessa la cronaca diretta dei fatti reali prende il sopravvento; ma, data le intenzioni letterarie dello scrittore, questa realtà si discosta dal puro rispecchiamento divenendone un’estensione, potremmo dire.
Il dato reale da cui parte è la tragedia dell’aereo della Germanwings precipitato a marzo del 2015 sulle alpi francesi; come ricorderete, si trattò di un suicidio da parte del copilota che coinvolse le 160 persone a bordo. Il protagonista della vicenda è un giornalista che, pur essendosi staccato dal lavoro al giornale, sfruttando la sua precedente posizione si reca sul luogo della tragedia e lì cerca una risposta a quanto accaduto.
La vicenda personale di Vincent – questo è il nome del giornalista – si intreccia alla vita di Andreas Lubitz – il nome del copilota responsabile dell’incidente – attraverso i sei giorni di incontri e riflessioni nel villaggio montano in cui si raccolgono giornalisti e soccorritori. Com’è ovvio, è la vita di Vincent che ne risulta arricchita, essendo il senso della vita di Andreas chiuso ad ogni indagine dagli otto minuti di silenzio radio che hanno accompagnato la discesa dell’aereo fino allo schianto sulle alpi.
Un romanzo difficile, senza dubbio. Il rapporto tra i due protagonisti – il vivo e il morto – è assolutamente casuale ma, attraverso la scrittura e la riflessione, esso si realizza e costruisce un senso.
Una promessa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *