Recensione: Jonathan Miles, Scarti, Minimum Fax

RECENSIONE.
Jonathan Miles, Scarti
Minimum Fax, pp. 575, euro 18
Traduzione Assunta Martinese

Prima di parlarvi di questo libro, inteso come storia, vorrei parlarvene dal punto di vista dello libro ma  inteso come oggetto. E’ difficile stabilire una regola generale per la scelta dei libri da leggere. Affidarsi alle recensioni dei giornali non è la strada più sicura, visti i legami di amicizia e di proprietà reciproca che intercorrono tra proprietari dei giornali e proprietari delle case editrici; il nome dello scrittore non è di per sé garanzia di qualità, visto che pochi sono quelli che mantengono un livello costante nella produzione; leggere quello che c’è scritto dietro non serve, visto che il giudizio esposto è a priori positivo, ma la validità empirica di un giudizio è tale solo a posteriori. Occorre allora affidarsi all’istinto.

Istintivamente questo Scarti colpisce subito per la copertina, un’immagine sobria senza essere deprimente. Al tatto risulta estremamente compatto, di un peso notevole. Alla lettura, coinvolgente e mai noiosa, si scopre l’ottimo lavoro fatto dalla traduttrice, indicata alla sua prima esperienza nella quarta di copertina. Evidentemente il suo coinvolgimento nel libro si è tradotta in un italiano appassionante, aspetto quanto mai importante per la lettura di una traduzione. Tutti questi aspetti percettivi, valutati in pochi istanti, hanno fatto approdare il libro a casa mia, da dove è stato scelto quasi subito alla fine di un Salani mediocre e scavalcando un Einaudi parcheggiato da lungo tempo e svariati altri, impilati in attesa della lettura.
La vicenda, che vede coinvolti due squatter che vivono rovistando nei cassonetti dei rifiuti, una famiglia bene con moglie, figlia e secondo marito squalo della finanza spazzatura, e un professore di linguistica, il commovente Elwin, è ben costruita, appassiona e coinvolge fino alla fine, dove gli scarti dell’umanità indicheranno il senso possibile della nostra storia in quanto specie.
Anche gli scarti possono dar da pensare.

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