Recensione: Jesus Carrasco, Intemperie, Salani

Recensione:
Jesus Carrasco, Intemperie
Salani, pp. 163, euro 13.90
Traduzione Andrea Carlo Sarpi

Una storia d’amicizia tra le montagne spagnole all’epoca di Franco. Un Bambino, il protagonista, fugge dal paese dove vive in estrema povertà con la famiglia per motivi imprecisati, che ovviamente si sveleranno man mano. Nella fuga incontra un Vecchio pastore che lo accoglie sotto la sua ala protettiva. Ma le forze del male, particolarmente attive in quell’epoca e in quei luoghi, non dormono mai e si lanciano sulle peste del fuggiasco. Dopo alcuni momenti drammatici in cui si trema per le sorti della coppia, si giunge al finale in cui giustizia è divinamente ristabilita.
Non vorrei che il tono della recensione distogliesse il possibile lettore dai pregi del libro, che resistono tranquillamente alla banalità dello svolgimento. La scritture è attenta e sa ricreare con sapienza il clima torbido che si viveva in Spagna all’epoca di Franco, i due personaggi sono estremamente credibili visti i presupposti franchisti dell’ambientazione, ma manca comunque qualcosa. Due personaggi così stereotipati non possono suscitare sorpresa in chi legge, al massimo suscitare un quieto piacere per la diligenza con cui ciascuno porta a termine il proprio compito.
Anche la diligenza è una virtù; ma la letteratura, se virtuosa, può soddisfare?

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