Recensione: Bill James, Tip Top, Sellerio

Bill James, Tip Top
Sellerio, pp. 361, euro 14
Traduzione Alfonso Geraci
Torna l’amato Bill James ma questa volta senza gli ispettori Iles e Harpur. A sostituire i due noti investigatori, due investigatrici, Sally Bithron e Esther Davidson. A parte il cambio del sesso dei protagonisti, si può dire che nulla di nuovo c’è in questo romanzo rispetto ai precedenti. La storia è, come sempre, un pretesto che permette a James di sfoderare la sua notevole capacità di costruire personaggi credibili e discorsi surreali. Le nostre due nuove amiche arrivano in un imprecisato paese dell’Inghilterra per portare alla luce le alleanze nascoste tra malavita e polizia che l’uccisione di un informatore lascia intravedere. Con una spregiudicatezza degna di Iles, la Davidson si lancia alla ricerca di indizi che consentano di scoperchiare il vaso di Pandora, mentre Sally cerca di contenere l’esuberante capo con una certa avvedutezza nel muoversi che non può non ricordare il pavido Harpur.
La serie originale comprende due soli libri, e questo è il secondo. Vista l’età dello scrittore (è del ’29, e questo romanzo risale al 2006) non mi aspetto  un seguito da questa vicenda, che pure è ricca di possibilità. Possiamo dire che questo libro è un esercizio di stile, godibile appieno da chi ha già letto i libri dell’altra serie edita in Italia, apprezzabile comunque da chi voglia concedersi un momento di relax con una lettura amena e di qualità.

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