Recensione: Vincenzo Lotronico, La mentalità dell’alveare, Bompiani

Vincenzo Lotronico, La mentalità dell’alveare
Bompiani, pp. 201, euro 12.50
 
Una storia amara per un paese che non ha più molto da ridere; una vicenda di politica che scompare di fronte all’impossibilità per i cittadini di essere politici in un mondo completamente economico. Vincenzo Latronico vive in Germania e racconta con perplessità e amarezza cosa succederebbe se a vincere le elezioni fosse un partito in cui ogni decisione è passibile di essere discussa, approvata/disapprovata dalla base. Una base, si badi bene, che non è quella dei movimenti degli anni ’60-’70 ma una base digitale, la base della rete.
Leonardo e Camilla sono una giovane coppia, impegnata in politica nella Rete dei Volenterosi (RdV) un partito che, alle ultime elezioni ha preso la maggioranza e per questo sta guidando il paese. Una delle prime decisioni del partito è stata quella di togliere la pignorabilità alla prima casa. A questa decisione, le banche hanno fatto seguire l’innalzamento dei tassi dei mutui per la prima casa. I nostri due però, la casa la vogliono; non potendosi permettere 1500 euro al mese, escogitano un trucco. A questo punto sorge un dubbio; l’escamotage va fatto girare? Loro, in quanto attivisti di RdV, possono permettersi questa elusione della legge?
Da questo semplice problema iniziale – un po’ troppo semplice in effetti – deriva lo svolgimento del libro. Tutto si dipana attorno alla dimensione pubblica dei personaggi, lasciando in sottofondo la dimensione privata. L’insostenibilità della dimensione pubblica fa collassare la dimensione privata, sia per loro due sia per i loro amici, Filippo e Alice, anch’essi membri di RdV.
L’unico personaggio che pare ottenere qualcosa da questo sfacelo è la giovane assistente di Leonardo, Miranda, che lavora con lui a Casa2.0, la Onlus creata per non coinvolgere il partito nella gestione delle pratiche svolte per aiutare i giovani acquirenti ad aggirare la legge.
Nell’epilogo del libro, molti anni dopo la fine della vicenda che vede coinvolte le due coppie, la nostra ex ragazza ora docente universitaria, si vedrà riconosciuta la possibilità di acquisire la cittadinanza tedesca; nelle parole di Latronico “non dovette pensarci su neppure un istante.”
Come darle torto?

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