Tommaso Labranca, Haiducii (Homo Homini Pitbull), Excelsior

Tommaso Labranca, Haiducii (Homo Homini Pitbull)
Excelsior 1881, pp. 199, euro 10.50

 Tommaso Labranca, dopo 78.08, torna in libreria con un altro romanzo che descrive la situazione italiana senza cadere nell’imitazione del modello americano e senza scimmiottare i pessimi luoghi comuni della televisione. Per questo, ovviamente, il romanzo avrà pochissimo riscontro in termini di vendite, a meno che la comunità rumena non decida di comprare in massa un libro che ha per protagonista una famiglia di fresco immigrata in Italia.

I Petrescu sono appunto i protagonisti di questo romanzo che l’autore  definisce a bolle; la storia procede per episodi indipendenti, tutti legati però dalla presenza di questa famiglia – padre madre e tre figli – alle prese con il mito del consumismo occidentale. I Petrescu sono costantemente seguiti dal narratore, loro vicino di casa, che lavora per la televisione e cerca in qualche modo di arginare la tendenza che questi eroi – haiducii – rumeni hanno a farsi ingoiare dal sistema. C’è una padrona di casa brianzola e razzista con un figlio incapace e un marito inutile e varie figure stilizzate dal mondo dell’informazione, tutti come cani lanciati ad azzannare le caviglie di quanti minacciano le loro quote di consumo.

Ma l’haiduc rumeno non è solo un eroe buono, destinato alla vittoria e al bene, è anche un po’ ciula e negativo, ed è quindi perfetto per descrivere la presenza di un corpo estraneo al mondo del consumo come una famiglia di rumeni che non può capire l’erroneità del modello occidentale e che finisce così per portare a compimento la decadenza dei costumi auspicata dal sistema.

Un buono libro, divertente e cinica occhiata sull’italietta reale che filtra dalla televisione, che non può più nemmeno rivendicare le naturali origini dalla lupa auspicate dal regime fascista.

Questo nuovo fascismo consumisticotelevisivo li ha resi tutti figli di pitbull.

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